Un caffè per crescere

 

Con l'età ho imparato a:
1) ammettere di aver sbagliato
2) prendere coraggio nonostante la timidezza se ritengo di aver subito uno sgarro.
Ricordo ancora il giorno in cui iniziai a lavorare su entrambe le cose.
Da ragazza, in occasione delle fiere, lavoravo per una nota azienda di eccellenze alimentari del FVG
Avevo 19 anni ero a una delle edizioni di Friuli Doc che ho fatto. Al mattino prima di andare ad aprire il mio stand andai in Piazza San Giacomo per bere un caffè. Non ho questa abitudine ma era il secondo giorno, il primo era stato molto stancante, inoltre avevo fatto molto tardi la sera e mi ero alzata presto per aprire di nuovo, ero davvero rimbambita di sonno.
La mia famiglia è friulana e non parlo triestino, quando viaggio chiedo cappuccino e brioche, nonostante a Trieste se chiedi un cappuccino rischi di berti un caffè macchiato (cosa che mi è successo CONTINUAMENTE da giovane ma in fin dei conti anche il caffè macchiato andava bene quindi non mi sono impegnata troppo per abituarmi a ordinare un caffellatte). Insomma, non sono al 100% triestina, pensavo di non essere afflitta dal gergo locale e invece...
Entro nel bar, (biondina, giovanissima, occhi azzurri, vestita bene, educata ) e chiedo timidamente "un nero per favore".
A Trieste un nero è un caffè liscio ma in Friuli è un bicchiere di vino rosso.
Il barista mi guardò con un sorriso di sfida e mi mise davanti un bicchiere di vino.
Beh, non avevo ancora imparato le 2 cose di cui sopra quindi... abbassai lo sguardo, bevvi il bicchiere di vino tutto d'un sorso, chiesi quanto gli dovessi, pagai e andai a lavorare. Il giorno dopo cambiai bar e chiesi un caffè liscio.
Crescendo ho scoperto che nonostante io sia nata bionda non sono bionda quindi mi tingo, se entrassi oggi e fossi rimbambita dalla stanchezza, quindi dimentica della questione caffè/vino, la scena andrebbe così:
Entrerei nel bar, (mora, non più giovane, occhi azzurri, vestita bene, educata) e chiederei "un nero per favore".
Il barista mi guarderebbe con un sorriso di sfida e mi metterebbe davanti un bicchiere di vino rosso.
Io lo guarderei con un sorriso, gli direi "mi scusi, sono davvero rimbambita, ho fatto tardi ieri sera e mi sono scordata di essere in Friuli e non a Trieste, volevo un caffè liscio. Ad ogni modo, ha sentito che il mio accento non è friulano, sono le 8 del mattino, non credo di avere l'aspetto di un'alcolista, ha davvero pensato che volessi un bicchiere di vino o si sente particolarmente simpatico stamattina?"
Pagherei il caffè E il calice di vino e non ci tornerei mai più, poi farei una pessima recensione su Tripadvisor, sulla loro pagina facebook, su google dicendo le stesse cose che ho detto a lui! Aggiungendo ovviamente che a Udine il caffè proprio non lo sanno fare, il caffè migliore si beve solo a Trieste 😉

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